Riccardo II/Richard II - William Shakespeare

Riccardo II/Richard II - William Shakespeare

Letteratura universale Marsilio - Elsinore - Italian Parallel Text

Edited by Susan Payne

Translation by Alessandro Serpieri

Paperback, 336 pages

Each volume in this series presents a classic of English literature with a new Italian translation on the facing page, as well as an extensive introduction, information about the text and the author, in-depth annotations, and a complete bibliography, all in Italian.

Richard II, set around the year 1398, traces the fall from power of the last king of the house of Plantagenet, Richard II, and his replacement by the first Lancaster king, Henry IV (Henry Bolingbroke). Richard II, who ascended to the throne as a young man, is a regal and stately figure, but he is wasteful in his spending habits, unwise in his choice of counselors, and detached from his country and its common people. He spends too much of his time pursuing the latest Italian fashions, spending money on his close friends, and raising taxes to fund his pet wars in Ireland and elsewhere.

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Ciascun volume di questa collana si presenta come una monografia completa composta da un saggio introduttivo, una nuova traduzione con testo a fronte, note informative sull'autore e sull'opera, un commento essenziale, una ricca bibliografia.

Volontà e destino, rito e potere si fondono assieme in quello che Coleridge definì il «dramma più schiettamente storico di tutto il teatro shakespeariano». La scena, alla fine del xiv secolo, è quella della drammatica deposizione di Riccardo ii, osteggiato e sconfitto dal cugino usurpatore Enrico Bolingbroke, che ascenderà al trono con il nome di Enrico iv. Figura sacra e rituale dell'ordine simbolico medievale, di un mondo di istituzioni e cerimonie che sta collassando su se stesso per cedere il passo a una visione più moderna di regalità, Riccardo è però anche un uomo dalla profonda intuizione e dal pathos sofferto, un individuo che accoglie su di sé il declino tragico della perdita del nome e dell'identità, e che sceglie di arrendersi, prima ancora di aver lottato, alla propria disperata fragilità. Oscure trame, segreti inganni, vuoti cerimoniali e laceranti monologhi costituiscono lo sfondo e al contempo l'essenza di questo profondo dramma politico e psicologico, che sin dalle prime rappresentazioni ha dimostrato la sua imperitura capacità di significazione. Adattato e rivisitato con il passare dei secoli, declinato nei suoi molteplici interrogativi sul potere, il Riccardo ii gode di enorme successo fin dal Settecento e nel Novecento vede tra i suoi registi i nomi di Giorgio Strehler, Gabriele Lavia, Anthony Quayle e Peter Hall. L'ultimo secolo assiste anche al fiorire delle traduzioni, e questa che qui presentiamo, eseguita con la passione e la nota maestria di Alessandro Serpieri, non potrà che arricchire la scena editoriale italiana.